La dissoluzione della pólis conseguente all’impero di Alessandro Magno porta l’uomo greco a sentirsi non più cittadino ma individuo alla ricerca di una felicità interiore, a cui le filosofie ellenistiche cercano di dare una risposta elaborando speculazioni di carattere pratico.
Epicuro concepisce la filosofia come ricerca della felicità e come “farmaco” contro la paura degli dei, della morte, del dolore
Per Epicuro la sensazione è irrefutabile e sempre vera; è lo strumento principale della conoscenza e criterio di verità, superiore anche alla conoscenza razionale
Altri strumenti della conoscenza sono: le anticipazioni o prolessi (ricordo di sensazioni passate per anticipare sensazioni future) e i sentimenti di piacere e di dolore
Piacere e Dolore
Il mondo è formato da atomi, infiniti e strutturalmente dotati di moto, e dal vuoto. Il moto degli atomi è verticale, con una leggera deviazione dalla perpendicolare (detta clinamen) che permette agli atomi di incontrarsi fra loro e di generare il mondo.
Epicuro professa un’etica edonistica, cioè fondata sul piacere, intendendo soprattutto quel genere di piacere in quiete (piacere catastematico), che trova la sua massima espressione nell’assenza di dolore rispetto al corpo (aponia) e all’anima (atarassia).
La gerarchia dei piaceri, elaborata sulla base del loro grado di assolutezza e di autarchia, pone al vertice i piaceri naturali e necessari, al secondo posto i piaceri naturali e non necessari, al terzo posto i piaceri non naturali e non necessari
Lo stoicismo è fondato ad Atene da Zenone di Cizio e sviluppato da Cleante e Crisippo. Nei secc. II e I a.C. si parla di mediostoicismo grazie a Panezio e Posidonio, che attenuano certe asperità dell’etica e assumono posizioni eclettiche
La logica per gli stoici è divisa in dialettica, che si occupa dei modi in cui si forma la conoscenza, nonché delle regole formali secondo cui si sviluppa il ragionamen- to, e retorica.
L’anima è una tabula rasa che acquista le conoscenze per l’impulso originario della sensazione, la quale passa, attraverso gli organi di senso, all’anima sotto forma di alterazione o impronta materiale dando luogo a una rappresentazione
Le rappresentazioni catalettiche servono da base per il processo intellettivo, sono particolarmente chiare ed evidenti e hanno carattere universale.
La fisica stoica è materialista e si basa sull’ammissione di due principi, uno attivo, il lógos, inteso come fuoco o pneuma, e uno passivo, la materia
L’etica stoica si basa sul principio del primo istinto, che corrisponde all’istinto di autoconservazione. Il bene e il male, la virtù e il vizio vengono definiti in termini di scienza e ignoranza. La passione è condannata senza appelli, propugnando l’apatia (assenza di passioni); negano valore etico a ogni realtà che non sia la virtù-scienza e riducono tutte le virtù a una, la scienza dei beni e dei mali
Pirrone di Elide e il suo discepolo Timone di Fliunte elaborano lo scetticismo, caratterizzato da un atteggiamento radicale di epoché o sospensione del giudizio. Questo atteggiamento porta all’afasía, nel senso di non attribuire né verità né falsità alle sensazioni e alle opinioni, e all’atarassia, cioè alla liberazione dai turbamenti dell’animo (passioni).
In una seconda fase, legata agli sviluppi dell’Accademia platonica e rappresentata da Arcesilao di Pitane e Carneade lo scetticismo si contrappone in primo luogo alle dottrine dello stoicismo, giudicate dogmatiche