Di recente mi ero messo a guardare alcuni vecchi film sulla seconda guerra mondiale. Il primo film che ho visto è stato Missione segreta (Thirty Seconds Over Tokyo, 1944) con Robert Mitchum e che parla dei primi bombardamenti che gli Stati Uniti effettuarono su suolo giapponese, dopo l’attacco a Pearl Harbor del 7 dicembre ‘41. Il secondo film che ho visto è stato La battaglia di Midway (Midway, 1976) con lo stesso Mitchum, Henry Fonda e Charlton Heston e che invece parlava della battaglia aeronavale nei pressi delle isole Midway nel Pacifico e del ruolo fondamentale degli strateghi e del controspionaggio; mi sono accorto subito che, la prima parte del film aveva un chiaro riferimento al film precedente: i generali giapponesi erano tutti molto arrabbiati dal fatto che gli Stati Uniti erano riusciti a bombardare Tokyo. Come colto un dejà vu, ho realizzato che la parte in cui gli Stati Uniti bombardavano Tokyo l’avevo appena vista e mi sono chiesto se non era il caso di fare un po’ d’ordine fra le centinaia di film di guerra e creare una sorta di cronologia che, partendo dalle prime fasi preliminari in Europa, che portarono allo scoppio della guerra, ripercorresse tutti gli eventi più importanti, attraverso la visione di film del calibro di La vita e bella, I cannoni di Navarone, Il giorno più Lungo e Tora! Tora! Tora!. Ed è proprio per questo motivo che ho creato questa megalista, consultando principalmente Wikipedia, IMDB e soprattutto aggiungendo quel pizzico di parere personale, che non guasta mai.
In questa maratona ho incluso circa un’ottantina di film: il tempo totale di riproduzione totale è di circa 10.849 minuti (180 ore o 7 giorni e mezzo) di azione non-stop sulla Seconda Guerra Mondiale. Ogni blocco di informazioni fornisce la data effettiva dell’evento reale, il nome dell’evento o della battaglia e una breve descrizione del film che riassume l’evento reale. E’ vero che i film non sono sempre storicamente accurati, ma riescono in ogni caso a fornire una visione di base abbastanza veritiera di alcuni degli eventi più famosi del secondo conflitto mondiale. I luoghi trattati riguardano ogni parte del mondo: dall’Austria alla Francia, dal Mar dei Coralli all’oceano Atlantico.
L’evento reale: il 12 marzo 1938, la Germania annette l’Austria (Anschluss), inviando le sue truppe nella nazione austriaca e sostituendo l’attuale cancelliere von Schuschnigg con il proprio cancelliere. Il 10 aprile si è svolta un’elezione in cui i cittadini austriaci hanno votato per l’approvazione dell’annessione con la Germania: con alcuni brogli elettorali, Hitler ha ottenuto il voto che voleva e l’Austria ora faceva parte della Germania.
Il film: questa lista deve per forza di cose iniziare con Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music (1965) [2h54m]). La scelta sembra un po’ bizzarra, ma l’intero musical film si svolge durante uno dei primi atti di aggressione di Adolf Hitler, l’Anschluss appunto. Guardando The Sound of Music si può vedere la vita prima della seconda guerra mondiale e poi guardare i von Trapps sfuggire al nazismo mentre lasciano l’Austria per la Svizzera. Qualità del film? Ha vinto 5 Oscar tra cui il miglior film ed è il terzo più grande successo al botteghino di tutti i tempi quando si guardano gli incassati al botteghino.
Pregevole menzione: anche nel capolavoro parodistico Il Grande Dittatore (The Great Dictator, 1940 [2h5m]), interpretato da Charlie Chaplin, viene ripreso l’evento dell’annessione dell’Austria alla Germania (nel film dell’Ostria alla Tomania), ma l’opera percorre un periodo troppo lungo per essere inclusa solo per questo evento, senza sminuirla. Il film, nonostante sia diventato un classico della filmografia, ha ricevuto 5 candidature all’Oscar senza vincerne uno.
L’evento reale: il domicilio coatto (spesso detto confino) era una misura di prevenzione prevista dall’ordinamento giuridico italiano durante il regno d’Italia. Era un provvedimento che poteva essere proposto dalle autorità di polizia ed imposto anche senza la necessità di un processo regolare e di una condanna per un reato effettivamente previsto nel codice penale ed effettivamente commesso.
Il film: Cristo si è fermato a Eboli (1979) è un film diretto da Francesco Rosi, tratto dal romanzo omonimo di Carlo Levi e interpretato da Gian Maria Volonté. Carlo Levi è un pittore, scrittore e medico che per la sua ideologia antifascista, viene condannato al confino ad Aliano, in Lucania. Aliano è un paese sperduto, povero, dove Cristo non è mai sceso a portare la sua redenzione. Inizialmente in difficoltà, entra poi in contatto con una varietà di personaggi: l’arciprete, uomo di cultura ma col vizio di bere, il carabiniere arricchitosi alle spalle dei contadini, Giulia, la donna di servizio, e il podestà, uomo di cultura e sostenitore di Benito Mussolini.
L’evento reale: la visita ufficiale di Adolf Hitler a Roma ebbe l’obiettivo di consolidare l’amicizia fra Italia e Germania prima dello scoppio del conflitto.
Il film: Una giornata particolare (1977) è un film diretto da Ettore Scola. La vicenda riassume la vita di due persone: Antonietta (Sophia Loren), casalinga ingenua ed ignorante e madre di sei figli, è sposata con un impiegato statale, fervente fascista e Gabriele (Marcello Mastroianni), un ex radiocronista dell’EIAR disoccupato. La pellicola, diretta da Ettore Scola, ha ottenuto vari riconoscimenti internazionali vincendo, tra gli altri, il Golden Globe quale miglior film straniero e ricevendo inoltre due candidature al Premio Oscar, per il miglior film straniero e per il miglior attore, a Marcello Mastroianni.
L’evento reale: il giorno 18 settembre, Mussolini da un palco posto davanti al Municipio in Piazza Unità d’Italia, in occasione di una visita alla città, proclamò l’entrata in vigore delle leggi razziali che limitava la vita pubblica e privata di migliaia di ebrei che, successivamente vennero perseguitati, deportati e uccisi
Il film: Il giardino dei Finzi Contini (1970) è un film diretto da Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani. i Finzi Contini sono una ricca famiglia ebrea dell’alta borghesia di Ferrara che viene travolta dalla storia degli eventi e dalla repressione razziale. Inizialmente Giorgio Bassani cooperò alla stesura dei dialoghi e della sceneggiatura del film. Ma dopo alcuni disaccordi e malintesi, lo scrittore e il regista entrarono in aperto conflitto (anche a causa del fatto che nel film la relazione tra Micol e Malnate viene resa esplicita, cosa non presente nel romanzo), e Bassani chiese ed ottenne che venisse tolto il suo nome dai titoli di coda del film. Il film si aggiudicò l’Oscar al miglior film straniero nel 1972.
L’evento reale: Oskar Schindler è stato un imprenditore tedesco, famoso per aver salvato durante la seconda guerra mondiale circa 1.100 ebrei dallo sterminio (Shoah), con il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua fabbrica di utensili, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), nel distretto industriale di Zablocie, a Cracovia.
Il film: Schindler’s List - La lista di Schindler (Schindler’s List, 1993) è un film diretto da Steven Spielberg, interpretato da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes e dedicato al tema della Shoah. Ispirata al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally e basata sulla vera storia di Oskar Schindler, la pellicola permise a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione tra i grandi registi, ricevendo ben 12 nomination agli Oscar e vincendo 7 statuette, tra cui quelle per il miglior film e la miglior regia. È considerato unanimemente uno dei migliori film della storia del cinema.
Pregevole menzione: Perlasca - Un eroe italiano (2002) è una miniserie televisiva che narra le vicende di Giorgio Perlasca, commerciante di carni di Padova, è un fascista convinto, tanto da lasciare la casa e il lavoro per combattere nell’esercito di Francisco Franco durante la guerra civile spagnola. L’armistizio di Cassibile lo sorprende in Ungheria, dove assiste sconvolto alle persecuzioni ai danni degli ebrei.
L’evento reale: I cosiddetti Bücherverbrennungen sono stati dei roghi organizzati nel 1933 dalle autorità della Germania nazista, durante i quali vennero bruciati tutti i libri non corrispondenti all’ideologia nazista. I roghi, concepiti per eliminare “lo spirito non tedesco”, vennero organizzati dalla Deutsche Studentenschaft (Associazione degli studenti tedeschi). Il più grande rogo avvenne il 10 maggio 1933 nell’Opernplatz berlinese.
Il film: Storia di una ladra di libri (The Book Thief, 2013) di Brian Percival, con protagonisti Sophie Nélisse, Geoffrey Rush ed Emily Watson. La storia è raccontata dalla Morte in persona ed ha come protagonista la piccola Liesel Meminger, che nella Germania del 1939 proprio nel giorno del funerale di suo fratello, trova in mezzo alla neve un libro, il manuale del necroforo. Dopo questo avvenimento, inizia a salvare libri dai roghi nazisti e rubarne altri dalla biblioteca del sindaco. Candidato all’Oscar per la migliore colonna sonora nel 2014.
L’evento reale: nel settembre 1939, la Germania aveva il controllo di gran parte dell’Europa, ad eccezione dell’Inghilterra. Dopo molti trattati e accordi falliti, l’Inghilterra fu costretta a dichiarare guerra alla Germania il 3 settembre 1939.
Il film: La signora Miniver (Mrs. Miniver, 1942 [2h14m]), interpretata da Greer Garson dà un’occhiata a una famiglia della classe media del Regno Unito durante i primi mesi della seconda guerra mondiale e usato nella propanda inglese (tanto che fu visionato e criticato dallo stesso Goebbels, che prese appunti a riguardo). Winston Churchill ha detto che il film Mrs. Miniver “aveva fatto di più per lo sforzo bellico di una flottiglia di cacciatorpediniere”. La signora Miniver è stata nominata per 11 Oscar, vincendone 6 tra cui Miglior film, Migliore attrice per Greer Garson e miglior attrice non protagonista per Teresa Wright. La signora Miniver fu uno dei più grandi successi al botteghino degli anni ‘40 con oltre 330 milioni di dollari gonfiati nel 2012.
L’evento reale: Operazione Bernhard era il nome in codice di un piano segreto tedesco, sviluppato durante la seconda guerra mondiale, il cui obiettivo principale era di mettere in crisi l’economia britannica attraverso l’immissione massiccia di banconote false da £5, £10, £20 e £50. I falsi avrebbero dovuto far aumentare l’inflazione e quindi distruggere il sistema economico e finanziario del nemico.
Il film: Il falsario - Operazione Bernhard (Die Fälscher, 2007) è un film diretto da Stefan Ruzowitzky, vincitore del Premio Oscar 2008 come miglior film straniero. L’attore austriaco Karl Markovics interpreta Salomon Sorowitsch, personaggio facente riferimento al falsario russo Salomon Smolianoff.
L’evento reale: Anna Frank, una ragazza ebrea nata a Francoforte e rifugiatasi con la famiglia ad Amsterdam, fu costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Nell’agosto del 1944 i clandestini vennero scoperti e arrestati; furono condotti al campo di concentramento di Westerbork; da qui le loro strade si divisero ma, ad eccezione del padre di Anna, tutti quanti morirono all’interno dei campi di sterminio nazisti. Dopo essere stata deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz, Anna morirà di tifo a Bergen-Belsen, nel febbraio o marzo del 1945.
Il film: Il diario di Anna Frank (The Diary of Anne Frank, 1959) è un film diretto da George Stevens, presentato in concorso al 12º Festival di Cannes, vincitore di tre Premi Oscar (migliore attrice non protagonista, migliore fotografia b/n, migliore scenografia b/n). Il film, basato sull’adattamento teatrale del diario, è stato girato a 14 anni di distanza dalla morte di Anna Frank. Nel 2009 la BBC rilasciò una miniserie televisiva remake del film.
L’evento reale: I campi per l’internamento civile nell’Italia fascista furono dei campi di prigionia istituiti in Italia e nei territori annessi del Regno di Jugoslavia dal regime fascista durante la seconda guerra mondiale. Essi operarono come campi di raccolta, confino, smistamento e lavoro coatto, per gli ebrei “stranieri” residenti in Italia, ma anche per altri gruppi etnici (slavi, cinesi, rom, greci) e per gruppi di “politici” e antifascisti
Il film: Siamo uomini o caporali (1955) è un film di Camillo Mastrocinque e interpretato da Totò e Paolo Stoppa in due rispettivi ruoli contrapposti: l’uomo e il caporale. Sbattuto in una clinica psichiatrica, Totò Esposito racconta al suo medico la storia della sua vita, della sua odissea e della sua lotta contro i “caporali”. È uno dei primi film italiani,visto l’anno della sua uscita, il 1955, a trattare, seppur nel breve spezzone e con sarcasmo, la tragica realtà del lager.
L’evento reale: dopo l’armistizio di Compiègne del 22 giugno 1940 il territorio francese venne diviso in due parti: la parte settentrionale e le coste atlantiche vennero occupate militarmente dalla Wehrmacht; la parte centro-meridionale restò invece sotto il controllo di un nuovo governo francese formalmente indipendente dai tedeschi
Il film: Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds, 2009) di Quentin Tarantino e omaggio al film di Enzo G. Castellari Quel maledetto treno blindato (1977), è interpretato da Brad Pitt e Christoph Waltz, che vince l’Oscar come Miglior attore non protagonista nel 2010. Le vicende si svolgono in una Francia occupata dai tedeschi dove un manipoli di uomini sono pronti a tutto pur di uccidere il Führer.
L’evento reale: I bambini di Auschwitz sono stati i circa 230.000 bambini e adolescenti (in maggioranza ebrei, ma anche rom, polacchi e slavi) che tra il 1940 e il 1944 furono prigionieri al campo di concentramento di Auschwitz (e nei suoi sottocampi). Quasi tutti perirono nelle camere a gas o di stenti e malattia. Al momento della liberazione del campo il 25 gennaio 1945 vi si contarono solo circa 700 bambini e adolescenti, di cui circa 200 erano i superstiti dei bambini selezionati da Josef Mengele per i suoi esperimenti medici.
Il film: Il bambino con il pigiama a righe (The Boy in the Striped Pyjamas, 2008) diretto e sceneggiato da Mark Herman, è l’adattamento per il grande schermo dell’omonimo romanzo di John Boyne. Bruno (Asa Butterfield) è un bambino, figlio di un ufficiale nazista che venne trasferito nei pressi di un campo di sterminio: lì conosce, separato dal filo spinato, Shmuel (Jack Scanlon), un bambino ebreo suo coetaneo e i due stringono un’insolita amicizia.
L’evento reale: durante i mesi estivi e autunnali del 1940, l’Aeronautica tedesca tentò invano di ottenere la superiorità aerea sulla Royal Air Force (RAF) sui cieli dell’Inghilterra.
Il film: I lunghi giorni delle aquile (Battle of Britain, 1969 [2h12m]) descrive la prima campagna militare che fu combattuta interamente dalle forze aeree. Battle of Britain fornisce un cast all-star guidato da Michael Caine, Laurence Olivier, Christopher Plummer, Robert Shaw, Ian McShane e Trevor Howard. Laurence Olivier entra nei panni di Hugh Dowding, il comandante del RAF Fight Command.
L’evento reale: Il piano di riarmo navale tedesco prevedeva un numero di grandi navi che non poteva competere con la Royal Navy, ma che fosse qualitativamente all’avanguardia. Tra i risultati di questa politica vi fu una corazzata che poteva considerarsi tra le più potenti del suo tempo.
Il film: Affondate la Bismarck! (Sink the Bismarck!, 1960 [1h37m]) di Lewis Gilbert con Kenneth More e Dana Wynter ripercorre l’estenuante inseguimento e i rischi patiti dalla Royal Navy per inseguire e distruggere l’orgoglio della Kriegsmarine.
L’evento reale: dopo l’invasione nazista della Polonia, le leggi antisemite furono imposte in tutto il paese: 400 mila furono vittime delle atrocità naziste, 100 mila morirono di stenti nel ghetto.
Il film: Il pianista (The pianist, 2002 [2h30m]) è il capolavoro di Roman Polanski che, grazie all’interpretazione di Adrien Brody come Władysław Szpilman, riesce a colpire il cuore degli spettatori mostrando la realtà della segregazione del ghetto; 3 Oscar più che meritati.
L’evento reale: in Nord Africa l’unica cosa che fermava il famoso generale tedesco Erwin Rommel e le sue truppe per prendere il controllo del canale di Suez strategicamente importante erano le truppe alleate a Tobruk.
Il film: I topi del deserto (The Desert Rats, 1953 [1h28m]) mostra come le truppe alleate furono in grado di tenere Tobruk per 242 giorni incredibili e fornire a Hitler una delle sue prime sconfitte. Il capitano Tammy Macroberts è interpretato da un giovanissimo Richard Burton e James Mason è nei panni di Rommel. Mason aveva già interpretato il ruolo di Rommel in un film della seconda guerra mondiale intitolato Rommel, la volpe del deserto (The Desert Fox: The Story of Rommel, 1951), che invece riprende il conflitto dopo la battaglia di El Alamein, del 1942, fino al complotto ai danni del Führer del 1944.
Pregevole menzione: Tobruk (1967 [1h50m]) è un film ispirato ad una vera operazione di commando britannici (Operazione Daffodil) contro il porto di Tobruk nel settembre 1942. Il raid tuttavia si risolse in un disastro e, più che i tedeschi, furono i reparti italiani a respingere l’attacco. Di conseguenza la trama del film è in buona parte inventata. Il film fu girato in Spagna, California ed Arizona e la 40a divisione corazzata della Guardia Nazionale americana fornì l’assistenza tecnica. Parte del materiale fu riutilizzato nel 1971 da Henry Hathaway per il suo film Attacco a Rommel. I carri tedeschi e italiani sono dei carri americani M41 Walker Bulldog e M48 Patton. Il caccia che mitraglia la colonna è un P40 Kittyhawk della RAF. Nel cast spiccano Rock Hudson nel ruolo del maggiore Craig e George Peppard in quello del capitano Bergman.
L’evento reale: fu la serie di eventi bellici sviluppatisi nella seconda guerra mondiale che portò le truppe italo-anglo-greche stanziate nel Dodecaneso, allora territorio italiano, e nella vicina isola di Samo ad arrendersi alle truppe tedesche; in alcuni casi ci furono aspri combattimenti, come a Lero (che ispirò i Cannoni di Navarone, 1961 [vedi sotto]), Rodi e Coo.
Il film: Mediterraneo (1991) capolavoro di Gabriele Salvatores, un must per tutti gli amanti dei film della seconda guerra mondiale; ispirato dal libro Sagapò di Renzo Biason tratta il tema della fuga del soldato: fuga dalla realtà della guerra, dalle preoccupazioni, fuga dall’alienazione e fuga da un passato che non tornerà più perché la guerra ha cambiato tutto e tutti.
Pregevole menzione: I due colonnelli (1963) è una commedia diretta dal regista Steno. Il titolo fa riferimento al film del 1961, I due marescialli, di cui il celebre attore napoletano Totò era stato protagonista assieme a Vittorio De Sica. Il film, ambientato in Grecia, in realtà è stato in gran parte girato nel paese di Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo. I protagonisti principali della vicenda sono il colonnello Antonio Di Maggio (Totò) e il colonnello Timothy Henderson (Walter Pidgeon) che oltre a contendersi l’occupazione di un paesino, si contendono una donna, Iride (Scilla Gabel)
L’evento reale: L’assedio di Leningrado è stata una delle più cocenti sconfitte nel grandioso progetto di guerra lampo di Adolf Hitler, nell’ambito dell’Operazione Barbarossa. Malgrado la Wehrmacht avesse progettato di concludere un assalto diretto in sei/otto settimane, inaspettatamente incontrò molta resistenza, trasformando l’assalto in un assedio che durò 2 anni e 5 mesi, dall’8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944 (ma già il 18 gennaio 1943 i sovietici erano riusciti a far arrivare rifornimenti alla città assediata), senza che i tedeschi riuscissero a concludere nulla. Fu l’assedio più lungo di tutta la seconda guerra mondiale. La data in cui si celebra ufficialmente la liberazione della città è il 27 gennaio.
Il film: Attacco a Leningrado (Leningrad, 2009), è un film diretto da Alexander Buravsky. A seguito dell’invasione da parte della Germania, Leningrado viene raggiunta e quasi completamente circondata; la stampa straniera viene evacuata ma una giornalista, Kate Davis, è data per morta e non riesce ad imbarcarsi sull’aereo. Rimasta sola nella città assediata viene aiutata da Nina Tsvetnova, una giovane ed idealista funzionaria di polizia, ed insieme si troveranno a combattere sia per la loro sopravvivenza sia per quella della popolazione
L’evento reale: l’Europa era in guerra. Gli Stati Uniti erano in disparte, ma quello stava per cambiare con il bombardamento di Pearl Harbor solo pochi giorni prima.
Il film: Casablanca (1943, [1h42m]) è un film diretto da Michael Curtiz, con Humphrey Bogart nel ruolo di Rick Blaine e Ingrid Bergman in quello di Ilsa Lund Laszlo. Durante la seconda guerra mondiale, l’espatriato statunitense Rick Blaine gestisce un locale, il Rick’s Café Américain, a Casablanca, nel Marocco francese, parte della cosiddetta “Francia non occupata”, controllata dal regime filo-nazista del Governo di Vichy. Blaine ha un passato di contrabbandiere d’armi, in favore degli etiopi durante l’invasione italiana del 1935, e di combattente repubblicano, durante la guerra civile spagnola nel 1936, ma sembra essere diventato un uomo cinico e dichiaratamente neutrale sulle vicende politiche e belliche che stanno accadendo.
L’evento reale: il 7 dicembre 1941 la Marina giapponese, comandata dall’ammiraglio Isoroku Yamamoto fece un attacco a sorpresa a Pearl Harbor e inflisse un colpo storico alla Marina degli Stati Uniti in cui furono affondate 5 corazzate morirono 2500 soldati.
Il film: per ottenere il miglior film storico è consiglata la visione di Tora! Tora! Tora! (1970 [2h24m]) che viene filmato guardando entrambi i lati di quel conflitto e mostra una serie di errori americani che hanno permesso che accadesse. Il lungometraggio è stato nominato per 5 Oscars. Tra gli altri film di Pearl Harbour, Da qui all’eternità (From Here To Eternity, 1953) di Fred Zinnemann con Burt Lancaster, In Harm’s Way e la serie televisiva The Winds of War offrono tutti un eccellente punto di vista di quel giorno.
N.B.: andrebbe evitato Pearl Harbor (2001 [3h3m]) di Michael Bay con Ben Affleck e Alec Baldwin, troppo filoamericana e inaccurato, ma è palese che la fotografia e gli effetti speciali abbiano avuto un effetto positivo tanto da renderlo uno dei film moderni di guerra da guardare, ma non riguardare.
L’evento reale: gli U-Boot tedeschi stavano creando scompiglio nell’Oceano Atlantico, specialmente attorno alle rotte marittime britanniche. Con un tasso di mortalità del 75%, la maggior parte degli equipaggi degli U-boat tedeschi vivevano i loro ultimi giorni.
Il film: U-Boot 96 (Das Boot, 1981) non è solo uno dei migliori film di guerra di sempre, è uno dei migliori film di sempre. È classificato come il 65esimo miglior film secondo IMDb (Internet Movie Database) ed è stato nominato per 6 Oscar. Lo slogan del film era “40.000 uomini sono stati mandati sugli U-Boot tedeschi… 30.000 non sono mai tornati”. Non buone probabilità se tu fossi assegnato ad un U-boat. Jurgen Prochnow interpreta il capitano della barca ed è l’unico volto familiare nel film. Prochnow in seguito divenne il cattivo in Beverly Hills Cop II.
L’evento reale: dopo che il Giappone bombardò Pearl Harbor, gli Stati Uniti sentirono la necessità di bombardare il Giappone il più rapidamente possibile. Hanno creato una missione che richiedeva un sottomarino per introdursi nella baia di Tokyo e raccogliere informazioni su possibili luoghi di bombardamento.
Il film: dopo che la Marina americana vide Destinazione Tokyo (Destination Tokyo, 1943) e quanto fosse elevata l’accuratezza delle riprese, decise di usare il film per l’addestramento delle nuove truppe. Operazione Tokyo è stato il settimo più grande successo al botteghino di Cary Grant e l’unico film serio della seconda guerra mondiale che abbia fatto.
L’evento reale: il 18 aprile 1942, i piloti degli Stati Uniti e i loro bombardieri furono inviati in missione segreta che portò la guerra nel continente giapponese. Hanno usato le informazioni del film # 8 per pianificare la corsa di bombardamento.
Il film: Missione segreta (Thirty Seconds Over Tokyo, 1944) vede la partecipazione di Spencer Tracy, Van Johnson, Robert Walker e un giovanissimo Robert Mitchum. Tracy interpreta il colonnello Jimmy Doolittle il cui piano ha portato le bombe a sbarcare a Tokyo così velocemente dopo Pearl Harbor. Il film ha vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali.
L’evento reale: L’evacuazione di un’infermiera della Marina e di diverse infermiere dell’esercito da Corregidor in Australia dal sottomarino USS Spearfish
Il film: Operazione Sottoveste (Operation Petticoat, 1959). Matt T. Sherman (Cary Grant), ammiraglio della Marina Militare USA, ripercorre in flashback le avventure del sommergibile di cui era comandante durante la Seconda Guerra Mondiale, sfogliando il giornale di bordo, prima che il sommergibile stesso venga destinato alla demolizione. Tony Curtis (nel film il tenente Holden) si era unito alla Marina degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale con l’intento di entrare nel servizio sottomarino in parte perché il suo eroe, Cary Grant, era apparso nel film Destinazione Tokyo (1943). Dopo essere diventato una star, Curtis suggerì di creare un film in cui Grant potesse fissare un periscopio come faceva in quel film e così iniziò a svilupparsi l’idea per Operazione sottoveste. Curtis dichiarò in seguito che gli era piaciuto molto lavorare con Grant.
L’evento reale: The Battle of Midway è considerato uno dei punti di svolta della seconda guerra mondiale mentre le speranze del Giappone di distruggere il resto della marina degli Stati Uniti fallirono.
Il film: La battaglia di Midway (Midway, 1976), che ha un cast di attori molto famosi, è una rivisitazione storica della Battaglia di Midway. Il film è interpretato da Henry Fonda, Charlton Heston, Robert Mitchum, James Coburn e Glenn Ford. La battaglia di Midway è stato uno dei più grandi successi al botteghino degli anni ‘70. Ci sono scene all’inizio del film che provengono dal raid di Doolittle.
L’evento reale: persone ebree provenienti da tutta Europa sono state raggruppate e inviate nei campi di concentramento, dove verranno costrette al lavoro, umiliate ed uccise.
Il film: ci sono letteralmente centinaia di film sull’olocausto, e ognuno di loro racconta una storia importante che va ricordata. La vita è bella (1997), diretto e interpretato da Roberto Benigni viene collocato dall’Internet Movie Database al 25º posto nella lista dei 250 migliori film di tutti i tempi, risultando il film italiano con la più alta posizione in classifica, dopo il nono posto del film Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone. La vita è bella vede Roberto Benigni, un ebreo che sta cercando di proteggere suo figlio, in un campo di sterminio nazista, fino l’arrivo delle truppe americane. Benigni ha vinto un Oscar come miglior attore (ancora uno dei migliori momenti da Oscar® di sempre) e l’Oscar come miglior film straniero. È difficile dire quando questo film ha effettivamente luogo, ma la migliore ipotesi è dal 1942 a quando le forze alleate arrivarono in Italia nel 1943.
L’evento reale: la Germania, cercando di proteggere i campi petroliferi nel Caucaso, ha attaccato la città russa di Stalingrado. La lotta per il possesso della città si tramutò in una delle più brutali battaglie di tutta la guerra. Per le singole strade veniva combatutto metro per metro, corpo a corpo. Alla fine, dopo aver subito enormi perdite da entrambe le parti, l’esercito tedesco fu sconfitto e rispedito in ritirata.
Il film: in molti film sulla seconda guerra mondiale, i tedeschi venivano minacciati con un “Non vuoi che ti mandi sul fronte russo, vero?”. Fino a quando non si è visto Stalingrad (1993) di Joseph Vilsmaier è impossibile capire questa minaccia. Nel 2013 è uscito un altro film, con l’omonimo titolo e sempre con Thomas Kretschmann.
Pregevole menzione: ne Il nemico alle porte (Enemy at the Gates, 2001), ci si concrenta invece sulla leggenda dei tiratori scelti rivali, il maggiore Erwin König e Vasilij Zajcev, interpretato da Jude Law.
L’evento reale: nella storiografia italiana la seconda battaglia difensiva del Don fu l’insieme dei combattimenti sostenuti dall’8ª Armata sul fronte orientale della seconda guerra mondiale dall’11 dicembre 1942 al 31 gennaio 1943. La battaglia si concluse, dopo fasi drammatiche e sanguinose, con la ritirata e la disfatta dell’armata italiana con perdite elevatissime in morti e dispersi. A causa della gravità della sconfitta il comando tedesco fu costretto a ritirare i superstiti contigenti italiani che furono rimpatriati nel marzo 1943, in condizioni difficili e dopo aver perso gran parte dell’equipaggiamento e la quasi totalità degli armamenti.
Il film: I girasoli (1969) è un film diretto da Vittorio De Sica ed interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni. La colonna sonora di Henry Mancini fu candidata al Premio Oscar. Giovanna è alla ricerca di notizie sul marito Antonio, dato per disperso in Unione Sovietica durante la ritirata del 1943, ma le autorità militari ed il Ministero della difesa non sanno darle notizie precise e lei, non accettando che il marito possa essere morto, decide di partire per Mosca, allo scopo di cercarlo personalmente.
L’evento reale: La famosa ferrovia Birmania-Thailandia, costruita da prigionieri di guerra dell’Impero britannico, olandesi e americani fu un progetto giapponese guidato dalla necessità di migliorare le comunicazioni per sostenere il grande esercito nipponico in Birmania. Durante la sua costruzione, morirono circa 13 mila prigionieri di guerra e i loro corpi furono sepolti lungo la ferrovia. Si stima che da 80 mila a 100 mila civili siano morti nel corso del progetto, erano principalmente manodopera forzata deportata dalla Malesia e dalle Indie orientali olandesi, o arruolati in Thailandia e in Birmania. Due forze lavoro, una con base in Thailandia e l’altra in Birmania, lavorarono partendo dalle estremità opposte della linea verso il centro
Il film: Il ponte sul fiume Kwai (The Bridge on the River Kwai, 1957) diretto da David Lean e tratto dall’omonimo romanzo di Pierre Boulle è un film epico che si propone di dimostrare la follia della guerra e l’assurdità dell’etica militare. La trama è liberamente ispirata alla costruzione di un ponte ferroviario sul fiume Mae Klong nel 1943 in Thailandia. Il ponte non è stato ricreato in studio, ma dal vero, nell’Isola di Ceylon, sfruttando il lavoro di 100 elefanti.Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al tredicesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al trentaseiesimo posto. Su 8 nomination vinse 7 Oscar nel 1958.
L’evento reale: La battaglia della Neretva venne combattuta tra le forze dell’Asse e l’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia nella fase culminante delle operazioni belliche svoltesi nel teatro balcanico dopo l’inizio dell’offensiva tedesca Fall Weiss (“Piano Bianco”), un’operazione strategica lanciata all’inizio del 1943 durante la seconda guerra mondiale. L’offensiva ebbe luogo tra il gennaio e l’aprile 1943. Il nome della battaglia deriva dal fiume, la Narenta (in croato Neretva) in Erzegovina, dove ebbero luogo i momenti decisivi dell’operazione. La battaglia, aspramente combattuta e caratterizzata da situazioni drammatiche dall’esito alterno, si concluse con un successo strategico per i partigiani jugoslavi di Tito che, nonostante le gravi perdite, riuscirono a sfuggire alla manovra d’accerchiamento tedesca e ad infliggere una dura sconfitta ai reparti dell’Esercito italiano e dei collaborazionisti cetnici schierati sul fiume
Il film: La battaglia della Neretva (Bitka na Neretvi, 1969) è un film di Veljko Bulajić con Yul Brynner e Orson Welles, ispirato agli eventi della battaglia. Fu nominato all’Oscar al miglior film straniero.
L’evento reale: il 306° Bomb Group degli Stati Uniti è stato il primo gruppo di bombadieri che riuscì a colpire la Germania durante la seconda guerra mondiale.
Il film: Cielo di fuoco (Twelve O’Clock High, 1949) racconta la storia di quel gruppo di bombardieri B-17. Gregory Peck è il nuovo comandante, duro e inflessibile che prende il posto di una squadra di sopravvissuti. Una ulteriore difficoltà? Arrivare all’obiettivo in pieno giorno. Il film è stato nominato come miglior film e miglior attore (Peck). Ha vinto Oscar come miglior attore non protagonista (Dean Jagger) e miglior suono.
L’evento reale: la Battaglia di Guadalcanal fu la prima grande offensiva delle forze alleate contro il Giappone.
Il film: La sottile linea rossa (The Thin Red Line, 1998) è uno dei pochi film su quella battaglia. La sottile linea rossa vede protagonisti John Travolta, George Clooney, Nick Nolte, Sean Penn, John Cusack e Woody Harrelson. E’ stato nominato per 7 Oscars, incluso quello per il miglior film.
Pregevole menzione: Guadalcanal (Guadalcanal Diary, 1943) con Anthony Quinn, film che fu effettivamente rilasciata lo stesso anno in cui si verificò la battaglia.
L’evento reale: il Memphis Belle è stato il soprannome di un bombardiere B-17 che è stato il primo aereo da bombardamento pesante della United States Air Force a condurre 25 missioni di successo con l’equipaggio intatto.
Il film: Memphis Belle (1990) recitato da Matthew Modine, Sean Astin e D.B.Sweeney, si svolge durante lo storico 25 ° volo. Non svalutare il film, che comunque ha molte imprecisioni storiche, ma dopo che le riprese furono finite, la crew fu rimandata negli Stati Uniti per vendere titoli di guerra. È stato anche prodotto un eccellente documentario che si chiama Memphis Belle: Una storia di una fortezza volante (1944).
L’evento reale: sotto pressione di Stalin, gli Alleati aprono un nuovo fronte di guerra, sbarcando in Sicilia, fra le coste di Gela e Licata con l’operazione “Husky”, contro l’occupazione nazisascista d’Italia.
Il film: Patton, generale d’acciaio (Patton, 1970), interpretato da George C. Scott, percorre tutti gli eventi che coinvolsero il generale dalla disfatta a Kasserine in Africa, l’umiliazione per l’esclusione dai piani dello sbarco in Normandia, fino allo sfondamento della linea Sigfrido in Europa. Il film vinse sette premi Oscar, ma Scott rifiutò quello come migliore attore, definendo la cerimonia dell’Academy Award “inutile esposizione di carne umana fine a se stessa”.
L’evento reale: nelle periferie di Roma la gente vive tra la paura di essere catturata dalle truppe naziste o essere uccisa dai bombardamenti degli Alleati
Il film: La ciociara (1960), di Vittorio De Sica, tratto dall’omonima opera di Alberto Moravia, vede Cesira, interpretata da Sophia Loren, una giovane vedova fuggire dai bombardamenti con la figlia Rosetta (Eleonora Brown). Arrivati a destinazione incontreranno Michele (Jean-Paul Belmondo), un giovane intellettuale antifascista. La pellicola valse alla ventiseienne Loren l’Oscar come miglior attrice protagonista nel 1962.
L’evento reale: dopo lo sbarco in Sicilia, le truppe alleate risalendo l’Italia riescono ad espugnare Napoli, Roma e Firenze.
Il film: Paisà (1946) è film a episodi del 1946 diretto da Roberto Rossellini. Seconda pellicola della Trilogia della guerra antifascista, è considerato una delle vette del cinema neorealista italiano.[1] Girato con attori prevalentemente non-professionisti, il film rievoca l’avanzata delle truppe alleate dalla Sicilia al Nord Italia. È costituito da 6 episodi: Sicilia, Napoli, Roma, Firenze, Appennino Emiliano, Porto Tolle. È stato candidato ai Premi Oscar 1950 per la migliore sceneggiatura originale. Paisà è stato inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare, che è nata con lo scopo di segnalare “100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978”.
L’evento reale: a Kiev il 9 agosto 1942 avvenne una partita di calcio (la partita della morte) tra una mista di calciatori di Dynamo e Lokomotiv e una squadra composta da ufficiali dell’aviazione tedesca Luftwaffe
Il film: Fuga per la vittoria (Victory, 1981) è un film diretto da John Huston, liberamente ispirato alla partita della morte, mantiene ancora oggi una notevole popolarità, soprattutto per la presenza di grandi calciatori dell’epoca, come il celeberrimo Pelè, a fianco degli attori principali, tra i quali Michael Caine e Sylvester Stallone. Nell’agosto del 2015, Rolling Stone lo mette al ventunesimo posto della classifica dei migliori film sportivi della storia del cinema[
L’evento reale: dopo l’armistizio firmato il Regno d’Italia cessò le ostilità verso gli Alleati durante la seconda guerra mondiale e l’inizio di fatto della resistenza italiana contro il nazifascismo. Poiché tale atto stabiliva la sua entrata in vigore dal momento del suo annuncio pubblico, esso è comunemente datato all’8 settembre, data in cui, alle 18:30 italiane,fu reso noto prima dai microfoni di Radio Algeri da parte del generale Dwight Eisenhower e, poco più di un’ora dopo, alle 19:42, confermato dal proclama del maresciallo Pietro Badoglio trasmesso dai microfoni dell’EIAR.
Il film: Tutti a casa (1960) è un film diretto da Luigi Comencini, sceneggiato dal regista stesso insieme a Marcello Fondato e alla coppia Age & Scarpelli e interpretato da Alberto Sordi e Eduardo De Filippo. Considerato tra i capolavori di Comencini e uno dei più importanti e rappresentativi film del cinema italiano, si aggiudicò il premio della giuria al Festival di Mosca e due David di Donatello, assegnati ad Alberto Sordi e al produttore Dino De Laurentiis. Tutti a casa è stato in seguito inserito, come opera simbolica, nella lista dei 100 film italiani da salvare. Il sottotenente del Regio Esercito Italiano Alberto Innocenzi e i suoi soldati, che si trovavano in servizio fuori sede, apprendono tardi la notizia dell’armistizio e finiscono così sotto il fuoco dei tedeschi, e pensa che “I Tedeschi si sono Alleati con gli Americani”.
Pregevole menzione (1): I due marescialli (1961), diretto da Sergio Corbucci e interpretato da Totò e Vittorio De Sica, è un classico esempio di commedia all’italiana: il film, caratterizzato dalla presenza di Totò e De Sica, fonde in modo efficace tragedia e commedia. Alla vigilia dell’8 settembre 1943, nella stazione ferroviaria di Scalitto, il maresciallo dei Carabinieri Vittorio Cotone (Vittorio De Sica) sorprende il ladruncolo Antonio Capurro (Totò), travestito da prete, che ha appena rubato una valigia a un viaggiatore. Il maresciallo sta per catturare Capurro, ma un bombardamento distrugge la stazione. Nella confusione e tra i feriti, Capurro si appropria della divisa e scappa. Prima, però, ha fatto indossare, mentre era ancora svenuto, l’abito talare al maresciallo.
Pregevole menzione (2): Il partigiano Johnny (2000) è stato diretto da Guido Chiesa ed è tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. Johnny (Stefano Dionisi), studente universitario appassionato di letteratura inglese, dopo l’8 settembre 1943 diserta dall’esercito a Roma e ritorna a casa, ad Alba. Inizialmente rifugiatosi in una villa in collina, dove si dedica ai suoi studi, dopo la morte di un amico decide di agire in prima persona, lascia quindi la città e si aggrega alla prima formazione partigiana che incontra, i “rossi” guidati dal Biondo, dei quali non condivide l’ideologia comunista, ma solo il desiderio di combattere i fascisti. Il partigiano Johnny ha confermato lo scarso interesse del pubblico per il tema della Resistenza, incassando appena un miliardo di lire.
L’evento reale: il Comitato di Liberazione nazionale era una formazione interpartitica formata da movimenti di diversa estrazione culturale e ideologica, composta da rappresentanti del Partito Comunista Italiano (PCI), della Democrazia Cristiana (DC), del Partito d’Azione (PdA), Partito Liberale Italiano (PLI), Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) e Partito Democratico del Lavoro (DL). Nel gruppo dei sei partiti esisteva una frattura tra i tre partiti di sinistra (PCI, PSIUP e PdA) e i tre partiti di destra (DC, PLI e DL), con i primi che erano associati più strettamente tra loro attraverso vari patti e accordi: comunisti e socialisti erano legati da un “patto di unità d’azione”, per poi formare insieme agli azionisti una “giunta tripartita”, in modo da concordare una posizione unitaria da tenere innanzi agli altri partiti.
Il film: Una vita difficile (1961) è un film diretto da Dino Risi con Alberto Sordi e Vittorio Gassman e al 58° posto fra i 100 film italiani da salvare. Il romano Silvio Magnozzi, dopo aver combattuto come sottotenente del regio esercito nei pressi del lago di Como prima dell’armistizio dell’8 settembre, si unisce ai gruppi partigiani locali contro le forze nazifasciste. Cercando un rifugio viene inviato in un albergo per prendere contatto con la padrona, la signora Amalia Pavinato, qui Silvio viene scoperto da un tedesco che intende fucilarlo sul posto ma Elena, la figlia della proprietaria dell’albergo, gli salva la vita uccidendo il tedesco con un ferro da stiro e, inoltre, indica al partigiano un luogo sicuro dove dormire e ripararsi dalle rappresaglie tedesche, il mulino che era di proprietà dei defunti nonni della ragazza.
L’evento reale: la Repubblica Sociale Italiana (RSI) fu il regime, esistito tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, voluto dalla Germania nazista e guidato da Benito Mussolini, al fine di governare parte dei territori italiani controllati militarmente dai tedeschi dopo l’armistizio di Cassibile (3 settembre 1943)
Il film: Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) è l’ultimo film scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini. L’idea di base s’ispira al libro del marchese Donatien Alphonse François de Sade Le centoventi giornate di Sodoma e il film presenta riferimenti incrociati con l’extratesto dell’Inferno di Dante, tra l’altro presenti nello stesso De Sade. Il film, presentato postumo in anteprima al Festival di Parigi il 22 novembre 1975, tre settimane dopo l’uccisione del regista, viene spesso considerato sbrigativamente il disperato testamento poetico di Pier Paolo Pasolini. Arrivò nelle sale italiane il 10 gennaio 1976 e scatenò proteste vigorose e lunghe persecuzioni giudiziarie: il produttore Alberto Grimaldi subì processi per oscenità e corruzione di minori e nel 1976 fu decretato il sequestro della pellicola, che scomparve dagli schermi prima di essere rimessa in circolazione nel 1978. Il film è suddiviso in quattro parti, i cui titoli si rifanno in parte alla geografia dantesca dell’Inferno: Antinferno, Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue. I tre “Gironi” in particolare richiamano l’analoga tripartizione dantesca del Cerchio dei Violenti.
L’evento reale: la rivolta popolare, scoppiata a Napoli spontaneamente a seguito della fucilazione di alcuni marinai italiani il 28 settembre del 1943, in quattro giorni sconfisse e mise in fuga le truppe tedesche dalla città prima dell’arrivo degli Alleati.
Il film: Le quattro giornate di Napoli (1962) è un film drammatico diretto da Nanni Loy, ispirato al libro di Aldo De Jaco La città insorge: le quattro giornate di Napoli del 1956, fu prodotto da Goffredo Lombardo e fu candidato all’Oscar nel 1962 come miglior film straniero e per la sceneggiatura. Il film è dedicato all’undicenne Medaglia d’oro al valor militare Gennaro Capuozzo; all’uscita provocò polemiche in Italia e Germania che coinvolsero tra l’altro anche l’allora ambasciatore tedesco in Italia Manfred Klaiber. Il film è corale e vi si mescolano singoli episodi e personaggi popolari protagonisti della rivolta.
L’evento reale: fu l’evento centrale della campagna del Dodecaneso in cui le truppe naziste occuparono l’isola per prenderne possesso
Il film: I cannoni di Navarone (The Guns of Navarone, 1961 [2h38m]) si ispira (e stravolge) l’esito della battaglia con una fantomatica presa della fortezza di Navarone, luogo di fantasia ma che si può ricondurre all’isola di Antikythera. Il cast è d’eccezione, con Gregory Peck, doppiato anche nell’originale perché inadeguato nel suo tedesco, David Niven, che per la scena del montacarichi si ammalò e rischiò la vita, Anthony Quinn che ritornò in ruolo “greco” dopo il suo Zorba e Irene Papas, mai intimorita di sfigurare davanti alle altre star hollywoodiane e presente anche in Cristo si è fermato ad Eboli. Alcune scene finali del film vennero girate sulla scogliera nella parte occidentale dell’isola del Tino, nel Mar Ligure, in provincia della Spezia. I cannoni sono visibili sull’isola di Goree, di fronte a Dakar, Senegal, dove sono state girate alcune scene. La pellicola vince l’Oscar per i Migliori effetti speciali, con 7 nomination.
L’evento reale: il 14 ottobre 1043 i 600 detenuti del campo di sterminio di Sobibor iniziarono una rivoltà: 300 di loro tentarono la fuga, ma solo 58 sopravvissero. In seguito alla fuga, il campo fu smantellato e il sito occultato con l’impianto di centinaia di alberi e la costruzione di una finta fattoria.
Il film: Fuga da Sobibor (Escape from Sobibor, 1987) è un film per la televisione, diretto da Jack Gold ed interpretato da Rutger Hauer e Alan Arkin.
L’evento reale: il 28 dicembre del 1943 a Reggio Emilia vengono fucilati i sette figli del noto antifascista Alcide Cervi:Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore. La stessa sorte tocca a Quarto Camurri, loro compagno di battaglia. Si tratta di una rappresaglia per la morte violenta, mai rivendicata, del segretario del PFR di Bagnolo in Piano. Le vittime erano state arrestate il 25 novembre, dopo uno scontro a fuoco svoltosi nella loro masseria di Praticella, epicentro delle azioni partigiane della zona. Questa vicenda rappresenta una delle più drammatiche pagine di storia della lunga lotta dell’antifascismo, cominciata molto tempo prima, nel 1922, all’epoca della cosiddetta “marcia su Roma”.
Il film: I sette fratelli Cervi (1968), diretto da Gianni Puccini ripercorre gli ultimi giorni dei fratelli Cervi. Il regista Gianni Puccini morì pochi mesi dopo la fine delle riprese. Il film fu a lungo boicottato dalla censura preventiva
L’evento reale: durante la seconda guerra mondiale, per la Gran Bretagna, il vasto sistema di “doppio gioco”, fu gestito soprattutto dall’MI5, delegato al controspionaggio, che nutrì di notizie fuorvianti gli agenti tedeschi. I tentativi del SIS (Secret Intelligence Service) di creare una rete in Germania invece fallirono ad opera dell’Abwehr nazista. Il maggior successo dell’MI6, guidato dal 1939 da Stewart Menzies, fu il decrittaggio del codice Enigma tedesco, tramite Ultra. Menzies, promosso maggior generale, guidò il servizio fino al 1952.
Il film: Dove osano le aquile (Where Eagles Dare, 1968) è un film britannico diretto da Brian G. Hutton con Richard Burton e Clint Eastwood. La sceneggiatura è tratta dall’omonimo romanzo di Alistair MacLean (lo stesso de I Cannoni di Navarone). Un commando di paracadutisti inglesi è incaricato di liberare il generale statunitense Carnaby, ideatore del piano d’invasione dell’Europa. Il generale è stato catturato dai tedeschi e tenuto prigioniero in un castello sulle Alpi bavaresi.
Pregevole menzione: The Imitation Game (2014) è un film diretto da Morten Tyldum, con protagonista Benedict Cumberbatch nei panni del matematico e crittoanalista Alan Turing. Candidato a otto premi Oscar, si aggiudica quello della migliore sceneggiatura non originale. Il brillante matematico Alan Turing decide di mettere le proprie abilità al servizio del governo della Gran Bretagna. L’obiettivo è far terminare il conflitto quanto prima, collaborando alla segretissima operazione di decriptazione dei codici segreti nazisti, codificati con la macchina denominata Enigma.
L’evento reale: il 25 marzo 1944, 76 soldati americani fuggirono dal campo di prigionia tedesco Stalag Luft III, costringendo l’esercito tedesco a fornire le truppe necessarie per una massiccia caccia all’uomo per i prigionieri fuggiti.
Il film: La grande fuga (The Great Escape, 1963) racconta la storia del piano, la fuga e le conseguenze. Steve McQueen, James Garner, James Coburn e Charles Bronson sono solo alcune delle stelle del film che è uno dei migliori film di guerra di tutti i tempi. Un paio di curiosità: Bronson prima che attore fu anche minatore e diede alcuni consigli al regista J. Sturges su come scavare in maniera eccellente durante le riprese, mentre Donald Pleasence, l’orafo che diventerà poi cieco, fu veramente catturato e fatto prigioniero dai tedeschi
L’evento reale: appena caduto il fascismo, durante il periodo di occupazione, i tedeschi arrivano a Santa Vittoria, paese rinomato per la qualità del proprio vino, per impossessarsi di tutte le bottiglie custodite nella cantina sociale.
Il film: Il segreto di Santa Vittoria (The Secret of Santa Vittoria, 1969) è diretto da Stanley Kramer (che diresse anche Vincitori e Vinti), ebbe due candidature agli Oscar, per il montaggio e la colonna sonora, e vinse il Golden Globe come miglior film commedia nel 1970. Pregievole le interpretazioni di Anna Magnani (Rosa), Anthony Queen (Italo), Virna Lisi (Caterina) e Giancarlo Giannini (Fabio)
L’evento reale: La Resistenza francese partecipò attivamente alle operazioni di sabotaggio ai danni dei tedeschi, nel tentativo di favorire in ogni modo la riuscita del D-Day e della successiva battaglia all’interno della Normandia. A partire dagli inizi del 1944 gli attacchi dinamitardi alle ferrovie subirono un’impennata; fu quindi varato il “Piano Trasporti”, ossia un piano coordinato tra le forze alleate e la Resistenza con l’obiettivo di colpire e distruggere il maggior numero possibile di infrastrutture e depositi. L’aviazione alleata sganciò approssimativamente 58 000 tonnellate di bombe su circa 90 obiettivi, ma i tedeschi in molti casi riuscirono a riparare il danno in ventiquattro/quarantott’ore.
Il film: Quella sporca dozzina (The Dirty Dozen, 1967) è un film diretto da Robert Aldrich, con Lee Marvin, Charles Bronson e Telly Savalas. La trama fittizia ruota attorno ad un gruppo di dodici galeotti viene addestrato dall’esercito statunitense per compiere un’importante ma anche molto rischiosa missione segreta: assaltare un castello francese, utilizzato dai tedeschi come centro di riposo per ufficiali, in cambio di un’amnistia. Il regista Quentin Tarantino si è ispirato in parte a Quella sporca dozzina per la realizzazione del suo film Bastardi senza gloria, così come il regista Sylvester Stallone per il suo film I mercenari - The Expendables.
L’evento reale: una delle peggiori battaglie della guerra, quando le forze alleate combattono l’esercito tedesco che si trova sulla spiaggia di Anzio. Ci sono voluti quattro mesi per le forze alleate e una perdita di 30.000 soldati per trovare una breccia nelle linee nemiche e finalmente marciare verso Roma. Una curiosità: si svolge esattamente il giorno prima dello storico sbarco in Normandia.
Il film: diretto da Dino DeLaurentiis Lo sbarco di Anzio (Anzio, 1968) è interpreto Robert Mitchum, Robert Ryan, Peter Faulk e Arthur Kennedy.
L’evento reale: Quando Indro Montanelli venne arrestato nel febbraio 1944, fu incarcerato tra i prigionieri politici nel carcere di San Vittore. Qui ebbe modo di conoscere, per un breve periodo, il generale Fortebraccio Della Rovere. Solo dopo la guerra, si venne a sapere che egli era in realtà Giovanni Bertoni, un povero imbroglione, ladro e baro, utilizzato dai tedeschi come spia, poi scoperto come tale, e quindi fucilato dai tedeschi assieme ad altri nel campo di Fossoli nel 1944
Il film: Il generale Della Rovere (1959) è un film di Roberto Rossellini (soggetto dello stesso Indro Montanelli) e interpetato da Vittorio De Sica e ripercorre le tragiche vicissitudini di un imbroglione che si era spacciato per uno dei sottoposti di Badoglio. Vinse a ex aequo il Leone d’oro di Venezia con La grande guerra di Mario Monicelli. Su questa pellicola si rovesciarono lo sdegno e la collera della destra, con il lancio di uova marce e bombette puzzolenti nelle sale in cui il film viene proiettato e si raccolsero i consensi più diffusi, sulla stampa moderata come in quella di sinistra.
L’evento reale: fu l’uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione tedesche come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella, compiuto il 23 marzo da membri dei GAP romani, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento “Bozen” appartenente alla Ordnungspolizei dell’esercito tedesco. L’eccidio non fu preceduto da nessun preavviso da parte tedesca.
Il film: Rappresaglia (film 1973), di George P. Cosmatos, narra le vicende di padre Antonelli (Marcello Mastroianni) che, saputa della rappresaglia tenta invano di fermare il maggiore delle SS Herbert Kappler (Richard Burton). La ricostruzione dei fatti offerta dal film fu oggetto di una controversia giudiziaria: nel 1974 la nipote di papa Pio XII, Elena Rossignani, querelò l’autore di Morte a Roma Robert Katz, il regista George Pan Cosmatos e il produttore Carlo Ponti, ritenendo sia il libro che il film gravemente lesivi della reputazione del pontefice, accusato di essere a conoscenza dell’intenzione tedesca di procedere con la rappresaglia delle Fosse Ardeatine e di non essere intervenuto per impedirla. La pronuncia finale della suprema corte di Cassazione, la quale su ricorso di Katz confermò la fondatezza della decisione del 1981, stabilì che l’offesa non fosse punibile per intervenuta amnistia.
L’evento reale: le truppe americane del generale Mark Wayne Clark riuscirono a superare le ultime linee difensive dell’esercito tedesco ed entrarono nella città senza incontrare resistenza, ricevendo l’entusiastica accoglienza della popolazione romana. Il feldmaresciallo Albert Kesselring, comandante della Wehrmacht in Italia, preferì ripiegare verso nord senza impegnare un combattimento all’interno dell’area urbana di Roma
Il film: Il federale (1961), ossia Primo Arcovazzi, interpretato da Ugo Tognazzi, ha il compito non facile di scortare il prof. Erminio Bonafè (ispirato all’antifascista Ivanoe Bonomi e interpretato da Georges Wilson) a Roma, quando lo scorrere degli eventi stravolge irrimediabilmente la sua missione e i suoi ideali fascisti. Debutta sul grande schermo Stefania Sandrelli, appena quindicenne e, come curatore delle musiche, Ennio Morricone.
L’evento reale: lo sbarco in Normandia, noto anche come Operazione Nettun, fu la più grande invasione anfibia della storia del mondo, con oltre 150 mila uomini di cui 10mila morirono nelle primissime ore del giorno, sotto il fuoco del nemico, la cui guarnigione era comunque sparuta aspettandosi uno sbarco a Cannes, più a nord.
Il film: quasi 20 anni dopo, Hollywood ha trasformato questa epica battaglia in un film epico con l’uscita di Il giorno più lungo (The Longest Day, 1963). Il cast includeva John Wayne, Robert Mitchum, Henry Fonda, Richard Burton, Sean Connery e Peter Lawford. Il film è stato un successo al botteghino ed è stato nominato per 5 Oscar, di cui uno per il miglior film.
Pregevole menzione: per avere una visione più realistica della conquista delle spiagge e della carneficina che si era consumata nelle prime ore dopo lo sbarco, Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan, 1998) di Steven Spielberg è la scelta più azzeccata per guardare probabilmente il ritratto più accurato del brutale sbarco sulla spiaggia, con ben 24 minuti di riprese fatte proprio in Normandia. I suoi 5 Oscar sono una garazia di qualità
L’evento reale: l’attentato del 20 luglio 1944 (noto con il nome in codice di Operazione Valchiria) fu il tentativo organizzato da alcuni politici e militari tedeschi della Wehrmacht, e attuato dal colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, di assassinare Adolf Hitler: esso ebbe luogo all’interno della Wolfsschanze, il quartier generale del Führer, sito a Rastenburg, nella Prussia Orientale.
Il film: Operazione Valchiria (Valkyrie, 2008) è un film del diretto da Bryan Singer. La pellicola racconta la preparazione e l’esecuzione dell’attentato a Hitler. Vede protagonista Tom Cruise nel ruolo di Stauffenberg, affiancato da Kenneth Branagh, Bill Nighy e Tom Wilkinson, rispettivamente nei panni di Henning von Tresckow, Friedrich Olbricht e Friedrich Fromm.
L’evento reale: Alexander Rosenberg delle forze francesi di liberazioni e noto gallerista d’arte, riesce ad intercettare un treno il cui carico era costituito da preziose opere d’arte d’inestimabile valore.
Il film: Il treno (The Train, 1964), diretto da John Frankenheimer, tratto dal romanzo Le front de l’art di Rose Valland e interpetato da Burt Lancaster e Paul Scofield racconta il roccambolesco tentativo di portare in salvo le opere d’arte e riportarle sul suolo alleato.
L’evento reale: L’operazione Market Garden è stata la più grande operazione aviotrasportata mai tentata. Combattuto in Olanda e Germania è in gran parte dimenticato perché l’operazione è stata un fallimento visto che le forze alleate non sono state in grado di assicurare il ponte più importante, il ponte di Arnhem sul Reno, ultimo ostacolo prima di entrare in Germania.
Il film: Quell’ultimo ponte (A Bridge Too Far, 1977) vede la partecipazione di James Caan, Michael Caine, Sean Connery, Laurence Olivier, Gene Hackman e Robert Redford. A Bridge Too Far è uno dei film must da vedere, per tutti gli appassionati di film di guerra o in generale strategia bellica
L’evento reale: l’offensiva delle Ardenne fu l’ultimo tentativo della Germania di vincere la guerra. Dopo il mancato successo di Market Garden, i tedeschi decisero un attacco offensivo che fu progettato per dividere a metà le forze alleate. La mancanza di risorse di carburante ha causato il fallimento dell’attacco tedesco e spianato la strana alle truppe di Zukov sul fronte orientale, rimasto scoperto.
Il film: La battaglia dei giganti (Battle of the Bulge, 1965) vede come protagonisti americani Henry Fonda, Robert Ryan e Charles Bronson catturati nel bel mezzo della battaglia. Poco dopo il suo rilascio, l’ex presidente Dwight Eisenhower ha denunciato il film a causa delle sue inaccuratezze storiche. Chi avrebbe mai pensato che Hollywood avrebbe commesso qualche errore?
Onorevoli menzioni: Bastogne (Battleground, 1949), di William A. Wellman, vincitore di due Oscar; Ardenne ‘44 (Castle Keep, 1969) di Sydney Pollack con Burt Lancaster
L’evento reale: Iwo Jima è a soli 750 miglia da Tokyo. Ovviamente sia le forze giapponesi sia le forze alleate volevano controllare l’isola. Il Giappone voleva che l’isola proteggesse la loro terraferma mentre le forze alleate volevano l’isola in modo da poter sfruttarla per far decollare i propri B-17. Il risultato finale fu uno dei combattimenti più brutali nella storia della guerra, con quasi 25mila soldati uccisi da entrambi gli schieramenti.
Il film: Lettere da Iwo Jima (Letters from Iwo Jima, 2006) è un film del leggendario regista Clint Eastwood e racconta la storia dal lato giapponese delle cose. Letters From Iwo Jima è stato nominato per il miglior Oscar. Eastwood ha anche diretto Flags of our Fathers che si svolge anche su Iwo Jima, ma racconta la storia dal lato alleato.
Pregevole menzione: Un altro classico film di Iwo Jima è Iwo Jima, deserto di fuoco (The Sands of Iwo Jima, 1949) di Allan Dwan con John Wayne.
L’evento reale: con la 9ª Divisione corazzata degli Stati Uniti che si stava avvicinando alla Germania, i tedeschi hanno deciso di far saltare l’ultimo ponte (ponte Ludendorff) sul Reno, anche se intrappolava oltre 40 mila soldati tedeschi dalla parte sbagliata del fiume.
Il film: Il ponte di Remagen (The Bridge at Remagen, 1969) vede protagonisti George Segal e Ben Gazzara; mentre i soldati americani cercano di mantenere il ponte, i soldati tedeschi guidati dal maggiore Paul Krüger (Robert Vaughn) provano a saltare il ponte.
L’evento reale: all’inizio della primavera del 1945 ormai tutto era pronto per un’azione decisiva degli Alleati che ponesse fine alla guerra. In gennaio gli Alleati avevano respinto l’offensiva delle Ardenne, l’ultimo grande attacco tedesco sul fronte occidentale. Dopo il fallimento di questa operazione l’esercito tedesco era ormai allo stremo e le rimanenti forze tedesche non erano in grado di poter resistere alla controffensiva alleata in Europa. Inoltre, nel febbraio-marzo 1945 l’avanzata in Renania aveva permesso agli alleati di impadronirsi del ponte di Ludendorff, a Remagen (che avrebbe permesso alle truppe anglo-americane di oltrepassare agevolmente il fiume Reno) e di infliggere enormi perdite alla Wehrmacht (circa 400 mila soldati caduti in combattimento e 280 mila fatti prigionieri).
Il film: Fury (2014), di David Ayer, con protagonisti Brad Pitt, Shia LaBeouf e Logan Lerman racconta la storia romanzata della leggendaria 2ª Divisione corazzata, coinvolta nell’avanzata verso il cuore della Germania. Il film ha avuto un grande successo al botteghino: Fury ha guadagnato $ 85,8 milioni di dollari solo in Nord America e $ 126 milioni di dollari in altri territori, per un totale di $ 211 milioni di dollari in tutto il mondo, contro un budget stimato sui $ 68 milioni di dollari.
L’evento reale: Nel tentativo di sfuggire alla disfatta definitiva della Repubblica Sociale Italiana e sperando ancora in un sussulto dei suoi con la possibilità di trattare un accordo di resa a condizione, Mussolini abbandona il 18 aprile 1945 l’isolata sede di Palazzo Feltrinelli a Gargnano, sulla sponda occidentale del lago di Garda, e si trasferisce a Milano, dove arriva in serata prendendo alloggio nella prefettura; il giorno precedente aveva discusso nell’ultimo consiglio dei ministri sulla possibile resistenza nel Ridotto della Valtellina. Ma la storia era già scritta. L’unica speranza di salvezza del Duce è il travestirsi da soldato tedesco, mescolato tra i soldati caricati sui camion ma, a un secondo posto di blocco, a Dongo sul lago di Como, viene riconosciuto e, dopo essere stato arrestato, viene trasportato in varie e improvvisate prigioni, tra cui un casolare contadino, in attesa di una decisione sulla sua sorte. Il CLN incarica di giustiziarlo il colonnello Walter Audisio, noto con il nome di battaglia di Valerio, e il mattino del 28 aprile 1945 viene quindi condotto a Giulino di Mezzegra e lì fucilato; insieme a lui muore anche Claretta Petacci, che al primo sparo si era frapposta tra il proiettile e l’amante.
Il film: Mussolini ultimo atto (1974) è un film diretto da Carlo Lizzani. Rod Steiger nei panni del Duce riesce a trasmettere ed enfatizzare l’immagine di un leone ormai senza criniera, smarrito, spodestato dal proprio trono e senza un’ideale se non la fuga.
L’evento reale: Karl Renner formò un governo provvisorio a fine aprile 1945 separando l’Austria dalla Germania. A seguito della pace questo governo fu rapidamente riconosciuto, ma l’Austria rimase divisa in quattro zone di occupazione Alleate e Vienna, che fu inclusa nella zona sovietica, fu a sua volta divisa in quattro zone di occupazione, con un’ulteriore zona internazionale al suo interno
Il film: Il terzo uomo (The Third Man, 1949) è un film noir del 1949 diretto da Carol Reed, con Joseph Cotten, Alida Valli e Orson Welles. In una Vienna occupata dalle forze alleate, si respira il clima esausto, ma soprattutto confuso e caotico del secondo dopoguerra. Il protagonista, Holly Martins, è un americano, scrittore di romanzetti d’avventura, che vuole indagare sulla misteriosa morte di un suo caro amico di gioventù, Harry Lime.
L’evento reale: quando le forze russe e alleate si sono chiuse su Hitler e Berlino, il Führer si è trasferito nel suo bunker. Il 30 aprile Hitler si uccide e l’8 maggio tutti i combattimenti si sono fermati; la guerra in Europa era finita dopo 6 lunghissimi anni.
Il film: La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler (Der Untergang, 2004) è un film tedesco che racconta gli ultimi giorni del dittatore nazista nel suo bunker di Berlino. Classificato come il 103° miglior film secondo IMDb (Internet Movie Database), è stato nominato per l’Oscar come miglior film straniero nel 2004.
L’evento reale: Il massacro di Dachau è un atto di rappresaglia commesso da militari dell’esercito statunitense il 29 aprile 1945. Le rappresaglie di liberazione di Dachau furono una serie di incidenti in cui i prigionieri di guerra tedeschi furono uccisi dai soldati americani e dagli internati nel campo di concentramento, durante la seconda guerra mondiale. Non è chiaro quanti membri delle SS siano stati uccisi nell’incidente, ma la maggior parte delle stime pone il numero ucciso intorno al 35-50.
Il film: Shutter Island (2010) è un film diretto da Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Emily Mortimer e Max von Sydow, basato sul romanzo del 2003 L’isola della paura (Shutter Island) di Dennis Lehane. Nel 1954, gli agenti federali Edward “Teddy” Daniels e la sua spalla Chuck Aule vengono mandati all’Ashecliff Hospital, su Shutter Island, specializzato nella cura di criminali malati di mente. I due agenti devono investigare sulla scomparsa di Rachel Solando, una paziente rinchiusa in una stanza blindata e svanita nel nulla. Il dottor John Cawley (Ben Kingsley), primario dell’ospedale, spiega che Rachel è stata ricoverata dopo aver affogato ed ucciso i suoi tre figli, ma, nonostante ciò, lei crede ancora di trovarsi a casa, che i suoi figli siano ancora vivi e che il personale e i pazienti dell’istituto altro non siano che postini, lattai, fattorini e giardinieri. Per quanto romanzata, è pregevole il continuo rimando, sotto forma di flashback, al massacro di Dacau, in cui Teddy era uno dei soldati dell’esecuzione sommaria in cui furono giustiziate molte guardie del campo.
L’evento reale: anche se la guerra in Europa era finita da tre mesi, la guerra nel Pacifico stava ancora facendo grossi pedaggi. La battaglia di Okinawa è durata 82 giorni dall’inizio di aprile a metà giugno 1945 e ha visto il risultato della battaglia il maggior numero di vittime nel teatro del Pacifico durante la seconda guerra mondiale. Il Giappone perse oltre 100.000 soldati e gli Alleati subirono più di 65.000 vittime di ogni tipo. Gli Stati Uniti, nel tentativo di evitare ulteriori conflitti come Okinawa, decisero di lanciare due bombe atomiche sul Giappone. Il 15 agosto 1945 il Giappone si era arreso e la Seconda guerra mondiale era finita
Il film: Enola Gay: The Men, The Mission, the Atomic Bomb (1980) prende in considerazione la decisione di far cadere la bomba atomica, la segretezza che circonda la missione e gli uomini che l’hanno volata. Billy Crystal (in un raro ruolo drammatico) e Patrick Duffy recitano in questo film TV.
I fatti reali: davanti al Tribunale militare internazionale (IMT) vennero giudicati ventiquattro dei più importanti capi nazisti catturati o ancora ritenuti in vita tra i quali Karl Dönitz (Großadmiral, comandante della Kriegsmarine dal 1943 e, dopo la morte di Hitler, presidente del Reich), Hermann Göring (comandante in capo della Luftwaffe, prima che Hitler lo romosse), Rudolf Hess (successore designato di Hitler e segretario del partito nazista fino al 1941), Ernst Kaltenbrunner (capo del Reichssicherheitshauptamt, maggior gerarca delle SS sopravvissuto alla guerra), Wilhelm Keitel (capo dell’OKW), Joachim von Ribbentrop (ideatore del patto di non aggressione fra Germania e Unione Sovietica), Fritz Sauckel (plenipotenziario del programma di sfruttamento del lavoro dei prigionieri), Arthur Seyss-Inquart (uno degli artefici dell’Anschluss) e Albert Speer (ministro degli armamenti del governo Hitler)
Il film: Vincitori e vinti (Judgment at Nuremberg, 1961) di Stanley Kram con Burt Lancaster narra le vicende di un anziano giudice americano che viene invitato a presiedere una corte penale militare in in processo intentato contro quattro giudici te; vincerà due Oscar.
Pregevole menzione: Il processo di Norimberga (Nuremberg, 2000) miniserie TV con Alec Baldwin nel ruolo del procuratore capo e Brian Cox come Hermann Göring.
L’evento: un’Europa distrutta, milioni di morti e feriti, centinaia di sfollati, la fame e la povertà accumuna tutti i popoli sia i vincitori sia i vinti
I film: l’elenco di film sul dopoguerra è pressoché infinito, di seguito verranno elencati i più famosi:
Ladri di biciclette (1948), prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio De Sica. Girato con un’ampia partecipazione di attori non professionisti, è basato sull’omonimo romanzo (1946) di Luigi Bartolini. È tuttora considerato un classico del cinema ed è ritenuto uno dei massimi capolavori del neorealismo cinematografico italiano. La trama ruota tutta attorno a Antonio Ricci (Franco Interlenghi), un disoccupato di Roma che trova lavoro come attacchino comunale.
Sciuscià (1946), diretto da Vittorio De Sica. È considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano, fu la prima pellicola ad aggiudicarsi il premio Oscar come miglior film straniero (come premio speciale). Tratta tematiche legate ai bambini e alla difficile vita che sono costretti a portare avanti per sopravvivere al complicato dopoguerra. Sciuscià è un termine della lingua napoletana, ora in disuso, che deriva dall’inglese shoe-shine e sta ad indicare i lustrascarpe del dopoguerra.
La strada (1954), diretto da Federico Fellini. È l’opera che diede notorietà internazionale al regista, nel 1957 vinse l’Oscar al miglior film straniero alla decima edizione in cui fu istituita tale categoria di premio. Il film è stato in seguito selezionato tra i 100 film italiani da salvare. Zampanò (Anthony Quinn) è un rozzo saltimbanco che per guadagnarsi da vivere girovaga attraverso i paesi più poveri dell’Italia ancora contadina ed ingenua degli anni cinquanta, esibendosi in improbabili prove di forza. Gelsomina (Giulietta Masina), ragazza fragile e menomata, sostituisce la sorella, morta improvvisamente, come compagna, di viaggio e di lavoro, del rude Zampanò, e si accoda all’artista straccione al fine di imparare un mestiere. Nella realtà la giovialità e l’ingenuità di Gelsomina non servono a mitigare il terribile carattere di Zampanò, nel quale il barbaro istinto di sopravvivenza guida ogni azione.